






Riprendiamo a salire fino ai resti di una costruzione. Qui a destra il sentiero prosegue per il Passo degli Scalini, noi prendiamo a sinistra, inoltrandoci nel Vallone della Forca de la Val. Resti di slavine e alberi spezzati dal peso della neve rendono difficile individuare la vecchia mulattiera e così, salendo liberamente nel vallone, ci spostiamo verso sinistra. Qui, su un nevaio, mentre noi cerchiamo di capire dove sale il sentiero, fanno la loro comparsa gli stambecchi. Questo è il loro territorio e ci osservano. Dopo questo bel momento, recuperando la concentrazione individuiamo la traccia. E' dalla parte opposta, sulla destra, attraversiamo tutto il vallone e siamo sulla via giusta.














Con lunghi traversi si sale lentamente di quota e i pendii erbosi lasciano il posto alle rocce e tra le rocce sempre loro, gli stambecchi che placidi brucano e ci guardano. La neve fa la sua comparsa sul sentiero assieme a resti di baraccamenti e nel frattempo il cielo si annuvola. Il vento adesso è molto forte e viene giù pioggia ghiacciata. Ci ripariamo in una nicchia scavata nella roccia. Il grigio la ha avuta vinta, ma per poco, un pò rischiara. Qualcuno viene su, anche loro troveranno riparo in questo anfratto. Ci dicono che volevano andare al Rifugio Corsi ma, evidentemente hanno mancato il bivio per il Passo degli Scalini.










I nostri occasionali compagni hanno già iniziato a ridiscendere, noi invece proseguiamo. Non piove più ed anche il vento è più tollerabile. Saliamo ancora un pò e siamo di fronte ad una lingua di neve che ostruisce completamente il sentiero. Uno straterello morbido copre quello sottostante più duro, nessuna traccia che ci faciliti il passaggio e questa lingua punta giù con una bella pendenza. Si potrebbe forse risalire sulla destra lungo le rocce, ma chissà cosa ci aspetta oltre. L'altimetro segna 2270 m., mancano circa 100 m. di dislivello, la tentazione è forte....ma prendiamo la decisione giusta. Non c'è rimpianto, non c'è rabbia, nel tornare sui nostri passi ma serenità. Ci godiamo la discesa nei suoi particolari, cavalchiamo le slavine che in salita ci hanno disorientato. Una breve sosta alle Casere e poi con la comoda forestale giù a Sella Nevea. L'ultimo sguardo al Monte Cregnedul e al punto dove siamo arrivati.
Uno sguardo di complicità: a fine Estate ci torniamo magari dal Sentiero Ceria-Merlone!













5 commenti:
Ciao Frivoloamilanopeccato perchè eran meno di 100 mt. comunque la decisione è giusta e la prossima volta la gusti di più. Saggio.:up: Mandi Luca & Marisa
Intanto sei andato fin su dagli stambecchi
giovanni writes:ceria merlone? quando? io sono pronto :-)buon we
Nadia writes:Spettacolare il Ceria-Merlone...e anche bello lungo...perciò preparati per minimo 8h di cavalcata e 17km da percorrere per l'intero anello!!! ma merita!!!ciaooo
Amazing green/White mountains and beautifull panoramas from this track.Greetings Frivoloamilano.
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