Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

10 luglio 2011

MONTE SCHENONE

Da Pietratagliata la strada si inerpica stretta. In sette estenuanti e interminabili km. arriva alla Malga Poccet, a 1.350 metri di quota. Da qui iniziamo la nostra escursione. La salita è piacevole, il sole è forte ma i tratti in ombra del bosco e un leggero vento ne mitigano la potenza. Si arriva presto al piccolo pianoro dove è situato il ricovero Jeluz, da dove possiamo vedere la nostra meta. La vista è ingannevole. Lo Schenone sembra lontano ed irraggiungibile ma sappiamo che non è così.




Continuiamo ancora per un pò sulla sterrata poi, su una curva, all'altezza del segnavia CAI, il sentiero 601 si infila in una radura, risale il bosco e si avvicina alle pendici del monte. La salita, con pendenza costante, ci porta ad aggirare il versante e per la prima volta fa la sua comparsa, emergendo sulle altre cime, il Montasio.




La traccia ghiaiosa adesso mira alla forcella che separa il Monte Schenone dal Clap del Jovel. Da qui, affacciandosi sui ripidi pendii che precipitano verso la Val Dogna, si snoda poco al di sotto dela linea di cresta. Nei pressi di un'altra apertura, prima di una caratteristica cengia, Grazia si ferma. Per lei, oggi, a questo punto, il solo pensiero di scivolare su quel pendio, non la rende sicura. Fabio si ferma con lei. Scelgono un posticino riparato dal vento che nel frattempo ha preso vigore. Ci aspetteranno lì godendosi il panorama. Non manca molto e l'attesa non sarà lunga.













Marisa mi segue per un pò ma poi decide di tornare indietro e di aspettarmi assieme ai nostri amici. Così arrivo da solo in cima. Peccato. Mi sarebbe piaciuto condividere questo momento con tutti. Un pò di foto tutt'intorno, la foto di vetta, la firma sul libro cercando e trovando le tracce dei " montagne sottosopra" passati di qua un paio di settimane prima per "iniziare" due loro amici alla montagna.









Il ritorno rimette i nostri passi di nuovo vicini, prudenti, tra fiori e belle visuali. Di nuovo superiamo la forcella e già ci riempiamo la bocca di parole appetitose.









Alla malga Poccet le parole prendono forma: frico e poolenta, gnocchi al ragù, gnocchi con ricotta affumicata, affettati, formaggio e birra Paulaner. Cortesia, gentilezza e bontà a prezzi modici. Lo pensa anche la mucca che guarda invidiosa i nostri piatti!



6 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

A giudicare dalle foto una gran bella giornata e a Marisa mancava veramente poco alla cima. In compenso ve la siete presa con "gusto" :D :D :D Ciao Luca e Marisa

frivoloamilano ha detto...

...ognuno ha i suoi obiettivi....ma quello gastronomico accomuna sempre tutti, per fortuna. ;)

anonymous ha detto...

giovanni writes:cribbio :-) ma tutte quelle bonta' vi siete sparati? burp!ciauz

frivoloamilano ha detto...

Certe boccucce Giovà che è pericoloso passarci vicino.... :D e ci siamo comprati pure un pezzo di formaggio per casa. :p ciao

anonymous ha detto...

Nadia writes:Finalmente anche il Frivolo sullo Schenone!!! proprio una bella cima e anche il panorama tutt'attorno!!! c'era ancora quel bel profumino dopo la forcella?....quello lasciato dalle pecore?ahahaah.....quando ci siamo stati noi c'era un bel tappeto di...."palline profumate"....ahahhaha....e le responsabili sul cimotto sorridevano tutte orgogliose! ;)

frivoloamilano ha detto...

@Nadia:Era già un pò che questa meta ronzava nella testa. Per fortuna le pecore erano al ricovero Jeluz e sempre per fortuna, i cani erano alla catena.....In cima ero solo soletto.ciao