Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

2 marzo 2013

QUASI FESTA...

Interneppo è silenziosa, solo un cane ha rilevato la nostra presenza e il suo abbaiare lo evidenzia. La giornata è assolata e mite, un anticipo di Primvera; il Forte del Monte Festa si mostra sin da qui su una montagna che sembra "pulita" e quindi l'attrezzatura per la neve, ciaspole e ghette, la lasciamo nel bagagliaio dell'auto. Pochi metri in Via delle Rive e siamo già sul sentiero. Ci si infila presto nel bosco spoglio, la traccia dell' 838A sale ad intersecare più volte la strada militare, per dei tratti si identifica con questa. Il panorama, man mano che si sale, si fa più ampio ed è bello il colpo d'occhio sul lago di Cavazzo. Nelle zone in ombra tracce di neve resistono, solo più in alto la strada si imbianca in maniera più consistente. All'altezza di un balcone panoramico, a sbalzo sul lago, facciamo una breve sosta ed io mi pavoneggio con Marisa per la bella scelta di questa escursione tranquilla, panoramica e senza difficoltà.






















Riprendiamo il sentiero nel bosco, lo seguiamo per un pò, poi la traccia scompare, siamo nell'ombra e la neve si fa dura ed obliqua, decidiamo di tornare indietro e di salire per la strada. Il manto nevoso adesso è consistente, camminiamo nel solco di una vecchia percorrenza e questo rende la progressione meno faticosa; per fortuna nei tratti in pieno sole la situazione migliora. Camminare nella neve alla ricerca continua del migliore equilibrio fa lavorare i muscoli in maniera diversa ed è un esercizio al quale bisogna essere preparati. Si consumano energie e si allungano i tempi. Andiamo a vanti fino a quando la traccia sulla strada scompare proprio nel punto in cui, a sinistra, il sentiero CAI rientra nel bosco. Senza ghette e ciaspole non è sensato battere pista e così decidiamo di riprendere il sentiero. Un passo avanti e due indietro, non è certo un bel salire e Marisa comincia a prendermi in giro per la mia abilità di interpretare i segni della montagna! Sbuchiamo di nuovo sulla strada all'altezza di una caratteristica fontana. Siamo poco oltre gli 800 metri, ci sarebbero solo ancora 200 metri di dislivello ma con la neve sicuramente più alta e senza attrezzatura, decidiamo che per noi oggi questa è la vetta.















La discesa la facciamo sulla strada immacolata. A dire il vero ci divertiamo molto ad affondare nella neve e a superare gli "impervi passaggi" dove piccole slavine si sono accumulate; un paio di volte devo aiutare Marisa a venire fuori dallo sprofondamento; poi rieccoci, abbastanza inzuppati, nell'altra metà comoda e asciutta del sentiero 838A.











Il Forte ha resistito; i segni della Primavera si manifestano in macchie estese di bucaneve, le farfalle di Bordano arrivano sui murales di Interneppo e la luce del tardo pomeriggio evidenzia un bel pensiero dedicato ad una fontana e... .




... i nostri cuori sono in festa.

8 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

Bellissimo e autoironico, già ti vedo con le infradito a tirar fuori Marisa dalla neve :) :) :) ! l'importante è muoversi, cambiare i panorami della settimana, basta poco per in nostri cuori per essere in festa :up:

frivoloamilano ha detto...

@Luca:che dirti, è la seconda volta che la neve fa brutti scherzi... la prossima volta ci caricheremo come muli e non ci faremo mancare nulla... :D :D Marisa dice: "non c'è due senza tre" !!!

anonymous ha detto...

giovanni writes:la neve e' bizzarra, qui meno la' tanta. l'importante e' divertirsi e l'altitudine e' solo un numero. mandi carissimi

frivoloamilano ha detto...

@Giovanni:condivisione totale del tuo pensiero Giovanni.Come diceva un fisico famoso "tutto è relativo" e ci fece anche una bella teoria.... ;) ciao

Highlanders ha detto...

sentiero delle farfalle...ma le farfalle mi sa che sono andate a cercare un posticino più caldo...mandi, mandi :p :) :rolleyes:

frivoloamilano ha detto...

@Fabio:...ma non sò se lo hanno trovato! Quest'anno va così. Oramai siamo già con la testa alla Primavera, sentieri puliti, temperature miti e invece domani c'è un'apertura di sole e poi domenica ricomincia fino a martedi con neve fino ai 300/500 metri. :mad: ciao

anonymous ha detto...

Nadia writes:Come dicono? Pan e gaban a stan ben dut l'an? ;)Dico sempre che devo tornare sul Festa...anche perchè han aggiunto un po' di cose che non ho mai visto...tra cui il belvedere!! metteremo di nuovo in lista!Ciaooo festaioli!!!

frivoloamilano ha detto...

@Nadia:ci tocca essere flessibili: un giorno c'è il sole, un giorno piove, un giorno è Primavera, un giorno nevica....!Il Festa merita una visitina sempre.ciao ;)