Basta allontanarsi dalle arterie principali ed eccoci immersi in un ambiente morbido ed arrotondato interrotto all'orizzonte dalla bianca barriera delle montagne innevate. Cosi curva dopo curva, superata Faedis e poi Canebola arriviamo alla Bocchetta di S.Antonio. Qui, proprio accanto alla chiesetta parte il sentiero, che dapprima su prati e poi per bosco ci porterà sull'ampia dorsale del monte. Lungo tutto il percorso ci fanno compagnia, da un lato gli estesi panorami verso la pianura che vanno fino al mare, dall'altro le bastionate imbiancate e cariche di neve delle Prealpi e Alpi Giulie.
Dobbiamo faticare un po' per arrivare sulla cima; tra neve ed arbusti finalmente spunta il cippo trigonometrico. La vegetazione lascia uno spiraglio solo verso Est: il Matajur, il monte Nero, le Alpi Slovene, il Canin.
Ci avviamo mentre un sordo rumore riecheggia in lontananza, forse una valanga. Decidiamo di passare per il Rifugio M.Joanaz, scendendo lungo i prati verso la pianura e chiudiamo l'anello tornando alla Bocchetta di S.Antonio.
Dalla Bocchetta, con una breve digressione, è possibile raggiungere le malghe di Porzus tristemente famose per uno dei più controversi episodi della Resistenza:l' eccidio dei partigiani della Osoppo ad opera di un centinaio di partigiani della Garibaldi.
Concludo con un'informazione di servizio: in zona, tenete i cani al guinzaglio!
L' Alpinismo è salire per la via più facile alla vetta, tutto il resto è acrobazia (B. Detassis)
Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.
Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE
11 commenti:
Ciao FrivoloamilanoBella passeggiata a tratti molto panoramica. Se camminando vi è venuta fame, nel piano delle Fraccadice c'è l'agriturismo da Zaro che meritava una visitina.Tanto per non smentirsi :chef: :cheers: Mandi Luca
Nadia writes:
Belli i pratoni del monte Joanaz!! ci siamo andati con un piccolo Indy e un quasi altrettanto piccolo Nik, tre anni fa! e che bella giornata che avete avuto!ps. visitate le "farcadicce" alla Bocchetta di S. Antonio? (le postazioni di guerra) ;oD
ehm.....poco documentati per "fraccadice".......viste ma non visitate le "farcadicce"ciao
Ho scritto Fraccadice mentre pensavo ai miei piedi doloranti di domenica. :cry: :cry: :cry: :cry: Ma poi se vedi bene Pian delle Farcadicce si può dire veramente nei due modi. E' strano ma vero anzi si dovrebbe dire Pian delle Farcadizze. Insomma quella roba lì :D Ciao
Marco writes:
ciao,complimenti per le foto, molto belle!che bei bosti, spero un giorno di passare da voi!salutiMarcohttp://marcoberri.blogspot.com
Andrea writes:Ci vado domani... spero di avere fortuna con il panorama!Proprio belle fotoAndrea
Ciao Andrea.Farà freddo, ci sarà Bora e nubi sparse, questo dicono le previsioni. Ti auguro che siano "molto sparse" per godere pienamente di una escursione la cui caratteriastica principale è prorio questa: la panoramicità.Comunque sia, buona camminata e grazie per la visita ;)
Ma con la tanta neve di domenica , mica siamo riusciti a trovare un pertugio per arrivare in cima. :( Ciao Luca e Marisa
Non è facile. La boscaglia nella parte finale è abbastanza intricata e noi abbiamo trovato il cippo trigonometrico quasi per caso. Con tanta neve le cose si complicano. Ma non sempre la vetta è importante. Sul Joanaz è appagante già essere sulla dorsale e godere dello splendido panorama. :happy:
Posso pubblicare la cartina sul mio blog.Grazie Olgica
questo è il mio blog
http://bardo-lusevera-news.blogspot.it/
Posta un commento