






E' stato quasi istintivo prendere a destra una traccia più conosciuta e rassicurante. Un morbido e lungo sentiero, una prateria fiorita che ci solleva fino alla roccia, muraglia di dolomia che emerge da questo mare verde. Uno stambecco ci osserva, sembra farci l'occhiolino ed abbozza un sorriso. Sopra questo gioco di sguardi, il cielo si va scurendo. Continuiamo a salire. A circa 2200 metri di quota, proprio dove inizia il sentiero Ceria-Merlone, facciamo una sosta. Uno stambecco attraversa sicuro la lingua di neve che ostruisce per un tratto il cammino, ci passa accanto, continua la sua discesa. Ed ecco all'improvviso, di colpo, a rompere il silenzio, la pioggia. Una pioggia forte, consistente, gocce grosse. Sotto i cappucci delle giacche impermeabili i nostri sguardi si incrociano, aspettiamo un pò, cerchiamo di capire....ma la prevista pioggia è arrivata. Scendiamo.

















L'intensità della pioggia si riduce, il velo grigio si dirada e come spesso accade il sole torna a fare capolino restituendo profondità alle cose. Grigio e azzurro, di nuovo, si contendono il cielo. Gli stambecchi brucano, si rincorrono e ci accompagnano sino ai limiti del loro regno.














I prati fioriti dei Piani del Montasio, ci voltiamo un'ultima volta indietro, il Re è là, innamorato bizzoso, tenero e dolce, rude e severo, ti accoglie e ti respinge, ..... statene certi però, comunque ci arriverete la prima volta, l'innamoramento è assicurato. [/I]

4 commenti:
Luca l'Alpinauta writes:foto bellissime
Il Montasio e tutto ciò che lo circonda ha sempre il suo fascino e l'innamoramento è assicurato. Belle foto .... e belle parole. Grazie per l'omaggio. Adesso son costretto a rileggermi Kugy per l'ennesima volta.Mandi Luca e Marisa
Angelo writes:Non c'è che dire è semplicemente stupendo.....il paradiso a portata di mano
giovanni writes:lo scobemcat e' venuto a salutarti?ciao
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