Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

22 novembre 2009

IN CERCA D'AZZURRO

Le brume autunnali hanno un loro fascino. Quelle di città, dopo una settimana, stufano e allora andiamo a cercare un pò d'azzurro sopra le brume montane. A Sella Chianzutan (950 m), le nebbie ci sono, saranno anche fascinose, ma Marisa, che avevo lusingato con inversioni termiche, panorami e sole, esprime senza mezzi termini il suo disappunto. Umidità 100%, temperatura prossima allo zero e velature a tratti fitte, a tratti più rarefatte, ci accompagnano lungo la salita verso Casera Presoldon. Come darle torto! Il suo disappunto si traduce, per un pò, nella distanza che separa il nostro andare.








Alla casera, a quota 1314, finalmente il grigio si sfilaccia, l'orizzonte si allarga, svanite le nebbie, svanito anche il disappunto: te lo avevo detto che ti avrei portato sopra le nuvole! Marisa sorride mentre, sul tornante dal quale si stacca il sentiero per Casera Lovinzola, si gode il sole.




Dentro al bosco la situazione si evolve. La presenza della neve si fa più consistente, i vapori si ripresentano, il versante è in ombra. Andiamo avanti ancora un pò. Leggo negli occhi di Marisa una leggera apprensione, e la decisione è presto presa: torniamo indietro al tornante della strada forestale che avevamo lasciato e continuiamo in salita verso la cava di marmo rosso.







La strada è piena di neve, la nebbia ci avvolge, il freddo è pungente ma lo sappiamo, tra breve saremo oltre il limite, lo dice quel chiarore, lo dice quella sfrangiatura. E' bello essere nel punto esatto dove le nuvole finiscono e inzia il cielo. Non è la prima volta ma ogni volta è stupore. Navighiamo con gli occhi questo mare, verso cime e dorsali lontane. Dal fondo di questo mare arrivano attutiti i rumori del vivere quotidiano ma noi in questo momento, apparteniamo ad un altro mondo.









Rientrare nella nebbia non ci rattrista, ne siamo parte, percepiamo ogni gocciolina come morbida carezza. E' proprio vero, le brume autunnali hanno il loro fascino ma solo dopo aver visto l'azzurro!




7 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

fatiche ricompensate. Un bel mare di nubi che rallegra gli animi. A guardare alcune foto sembra quasi di poter spiccare un salto dalla neve sulle nuvole. Ciao a presto Luca e Marisa

anonymous ha detto...

Luca l'Alpinauta writes:Una giornata magnifica, soprattutto dopo aver scoperto l'azzurro tesoro nascosto dalle nebbie

anonymous ha detto...

giovanni writes:bene, anche voi con la magia delle nubi. decisamente belle! l'ultima volta l'ho fatta in MTB quando andai sul lovinzola. c'era tanta di quella neve che entrambe le uscite della gallerie erano occulse dalla neve. ciao

Bobfisher08 ha detto...

Another beautifull place, beautifull autumn track. I love the colors and that foggy ambient. Mention apart to the sea clouds in the mountains. Its always amazing.Greetings.

anonymous ha detto...

MoscO writes:è proprio vero, sopra le nuvole c'e' sempre il sole :)

lor74cas ha detto...

Mi piace molto la foto della galleria, avete trovato l'azzurro, è una gran soddisfazione dopo tutti questi giorni di muffa.

anonymous ha detto...

Nadia writes:Che bella la foto di Marisa sorridente!!! e anche quella della galleria!!! che bel mare di nuvole!!! e io casa a fare la muffa!!! bravi!!!!