Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

10 aprile 2011

ANELLO DI MALGA GLAZZAT

Puntini rossi e una linea rossa continua.
Sulla carta escursionistica questo è il riassunto del sentiero 453. Si inerpica, comodo ma ripido, in una bella faggeta che con le sue ombre, i suoi fiori e le sue aperture sui monti circostanti, ne attutisce un pò l'impatto. Puntini rossi anche quando intorno ai 1300 metri, dopo aver superato una piccola forcella, la pendenza concede tregua, il sentiero si appiana, si restringe a sottile cengia per attraversare un piccolo ghiaione sul versante settentrionale. Puntini rossi ancora per i rimasugli di neve che fanno la loro comparsa, attrraversarli è faticoso perchè si affonda fino al ginocchio. Alla sella, davanti alle segnalazioni, decidiamo che non ci servono complicazioni nevose. L'Anello della Creta dal Cronz diventa l'Anello di Malga Glazzat. Il sorriso di Marisa è eloquente. Verrà il tempo per la Creta dal Cronz. Fine dei puntini rossi inizio della linea rossa continua.


















La neve adesso è gioco, si affonda e si riemerge, che bella la neve. Che bello l'incontro inaspettato con Silvia ed Enrico, due nostri amici, anche loro su questa traccia. Saluti, abbracci e foto di rito per immortalare il piacevole momento. Ci muoviamo insieme sulla mulattiera fino alla spianata di Malga GLazzat Alta. L'occhio ha bisogno di un pò di tempo per adattarsi a questa improvvisa apertura che lascia senza fiato. Sulle panche della malga, sorsi d'acqua e briciole si mescolano alle parole nell'inesorabile trascorrere del tempo. La "linea rossa continua" trasfigura in dolce pendio su cui piccoli esseri si muovono.















Chiudiamo la giornata con parole di fresco ricordo mentre sui boccali di birra, come in una sfera di cristallo, si manifesta già il futuro.



5 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

Ciao cari Frivoli . a volte cambiare al volo non è per niente male , specie se la giornata si riempie di panorami e vecchi amici , evitando problemi. Un altro elicottero no..... dai . :D :D :D Comunque appena la neve sarà andata via merita una puntata sulla Creta che gode di un bel panorama. Ciao a presto Luca e Marisa

frivoloamilano ha detto...

un "volo" basta e avanza... ed è un ottimo promemoria anche se Marisa è già sufficiente :p La Creta è lì immobile (a parte i cedimenti naturali) e prima o poi ci si torna. :wait: ciao

anonymous ha detto...

Nadia writes:aaah....la Glazzat!!! la osservavamo dall'alto del monte Vualt sabato! ad aver saputo che eravate la ci saremmo potuti salutare!Ma che giro avete fatto per la salita? bello quel sentiero....ci farò un pensierino....quella cima mi manca!!! ;o))))

anonymous ha detto...

giovanni writes:peccato per la neve, ma mi sembra sia stata una giornatona comunque. siete saliti dalla sella di cereschiatis?

frivoloamilano ha detto...

@Nadia: Si è concentrata un pò di gente questo fine settimana in zona. Sul Vualt sono saliti anche altri "conosciuti personaggi" Un bel sentiero, è vero e anche per noi ci sarà una prossima volta. ;) ciao @Giovanni:si, siamo saliti da sella Cereschiatis. Anche sulla Amariana qualcuno ha fatto il bis... :sherlock: ciao