Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

8 maggio 2011

MONTE TERZO anzi CIMONE DI CRASULINA

La stretta strada che sale da Cercivento impegna nella guida e speriamo, Marisa ed io, che nessuna auto scenda in senso contrario!
Al Pian delle Streghe, a circa 1500 metri di quota, dopo aver parcheggiato dove l'asfalto diventa sterrato, ci sentiamo più a nostro agio. Ci avvviamo sulla pista che invita ad un andare lento e rilassato, per questo superiamo e lasciamo alla nostra sinistra il sentiero n.154 che risale più diretto il pendio del Monte Tenchia. Le scie bianche nel cielo si allargano all'orizzonte, svaporano in nebbiolina sotttile che vela le montagne. Sembrano pennellate su una tavolozza azzurra, un acquerello naturale sulle nostre teste e sui nostri passi. Gli occhi cercano le cime lontane. Ne riconosciamo qualcuna, altre si sfumano e si confondono.








Senza sforzo arriviamo dove la montagna rimpiana; siamo intorno ai 1.900 m. e lo scenario cambia, la neve resiste, la conca di Zoufplan ci accoglie, i suoi laghetti occhieggiano prigionieri in parte della morsa del ghiaccio, in fondo il Cimone di Crasulina, oltre la dorsale a destra spunta il Coglians.








Facciaamo un pezzo di strada assieme ad altri escursionisti e all'altezza della deviazione per il sentiero n. 155 ci fermiamo tutti per goderci con calma lo spettacolo. Dopo, loro proseguono per il Cimone di Crasulina e siamo d'accordo di salutarci dalle cima delle rispettive mete, perchè noi andiamo sul Monte Terzo.
" Ecco vedi Marisa, il M.Terzo è questo triangolo qui di fronte, scendiamo fino alla selletta e poi risaliamo il versante al sole, in un'oretta ci siamo."
La vedo titubante all'inizio della discesa, lo sa che questo versante non è a Sud e quando dietro l'angolo compare quel breve traverso innevato, non ho il tempo di dire nulla che è già tornata sui suoi passi. Quando sono con lei valgono le sue regole!






Verso il Cimone di Crasulina, la nostra nuova meta, Marisa mi segue sul sottile bordo lasciato libero dalla neve, poi si ferma e mi dice che torna indietro a prendere il sole al bivio con il sentiero 155, mi aspetterà lì. Peccato perchè dopo questo tratto il sentiero è pulito. Mentre risalgo il pendio finale la osservo lì in basso che torna sui suoi passi. La vetta del Cimone di Crasulina, a 2.104 metri, mi accoglie con il suo vasto panorama. Resto un pò sulla cima a farmi coccolare dalle bellezze che mi circondano, volo di vetta in vetta, mi perdo tra le valli profonde e quando riatterro sul Cimone è il momento della foto di vetta e della firma sul libro, poi giù verso Marisa.














Siamo stesi sul bordo della conca dei laghetti di Zoufplan, gli occhi chiusi, nel tepore del sole, tutti i sensi sono amplificati e lo sentiamo il respiro della natura e degli esseri viventi piccoli e grandi che ne fanno parte. Una bella sensazione, un piacevole abbandono. Una nuvoletta vela il sole, quel tanto che basta a farci riaprire gli occhi, a rompere l'incantesimo ma anche una nuvola è natura, lo è uno scorcio sull' inarrivabile M.Terzo e sul Coglians, è natura il ghiaccio dei laghetti, lo sono i fiori e questo leggero vento che ci sospinge a valle che ci fa deviare verso il Pizzo del Corvo.









Infine i passi sui prati di crochi, meravigliosa sfida colorata e...



...un volto soddisfatto che vale più di mille parole.


5 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

Vedendo queste foto mi verrebbero da fare un pò di considerazioni sulla bellezza del posto , sulla natura, sui fiori e su tutte le cose che sai e che sappiamo ci piacciono. Poi penso : ma era necessario far passare il giro d'Italia per questi monti ? Però mi consolo leggendo questo bel racconto che "sprizza" armonia e gioia , come la bellissima foto di Marisa . Ciao, un saluto Luca e Marisa sul divano :D

anonymous ha detto...

giovanni writes:@flavio&marisac'e' stato un periodo che venivo sempre qui, ogni domenica. il perche' lo dimostrano le tue foto e poi e' sempre bello vedere due gioie, in tutti i sensi ;)@lucaeh sai luca per rilanciare ste zone...

anonymous ha detto...

Nadia writes:Ma quanto sono belli questi posti????Certo che quando si fa tutta quella strada in auto ti passa per un po' l'idea di ritornarci.....ma quando ci ritorni.....wow...sempre bellissimo! Se penso che sul Cimone ci son stata 2 settimane prima del parto!!! che soddisfazione! e sul Terzo ci son andata con il piccolo Gabriele e Nicholas....bellissimo! Aspetta ancora un po', che la neve vada via, poi ci torni con Marisa e fate entrambe le cime! sul Terzo ci arrivi in un attimo da li!Hai visto quanti crocus in questo periodo!..però il più bello è quello sorridente con gli scarponi!!!

frivoloamilano ha detto...

@Luca/Giovanni:quassù scatta una strana magia, ti senti bene, in armonia e non vorresti più andar via. Non sarà mica un incantesimo delle streghe?Per quanto riguarda il Giro d'Italia direi che lo Zoncolan è già sufficiente; lasciamo lo sterrato delle "panoramiche e non delle vette" alle mountain bike.@Nadia:è la seconda volta che manco il M.Terzo ma nel nome c'è un destino, dovrò mancarlo ancora una volta prima di arrivarci in cima. Che c'entrino anche qui le streghe?Marisa voleva un'escursione rilassante, neanche un breve traverso :( e così è stato altrimenti non avrei potuto fotografarla così :) ciao cari

Highlanders ha detto...

un po' in ritardo...ormai la neve si sarà già sciolta...ma ci tenevo ugualmente a mettere la mia zampa...mandi :whistle: :happy: