"Sull'altura che domina la valle sorgeva, un tempo ormai lontano , un castello abitato da una bellissima principessa di nome Rosandra. La fama della sua beltà aveva raggiunto ogni angolo della terra e dai regni più lontani giungevano principi e cavalieri a chiedere la sua mano. Ma Rosandra preferiva correre e giocare lungo i sentieri della sua valle. Un giorno incontrò un giovane cavaliere , venuto per vederla , e se ne innamorò. Ma poiché il bel cavaliere doveva compiere un'impresa in una terra lontana, i due si scambiarono amore eterno e la promessa di matrimonio. Purtroppo la nave che lo doveva condurre laggiù affondò e finì in fondo al mare. Quando Rosandra seppe di quella triste fine impazzì dal dolore e la clemenza del cielo la tramutò in pietra. Ma quelle lacrime disperate scorrono ancora ed alimentano il torrente che ha acquisito il suo nome". (Un giorno sul Carso Triestino)
Dal paesetto di Draga Sant'Elia (m.338), percorriamo per un breve tratto il sentiero n.17 fino a quando questo giunge ad un incrocio di sentieri. Da questo punto, sulla destra, inizia una breve risalita sul sentiero n.1 ed eccoci sul bordo del Monte Stena che precipita verso il torrente Rosandra. Di fronte il Monte Carso, in fondo il mare, il golfo di Trieste. Facciamo una breve deviazione verso la croce di vetta (m.442) e poi di nuovo sul bordo di questo incredibile solco, sempre sul sentiero n.1 che si snoda fino a San Lorenzo, arrivando nei pressi dell'omonima chiesetta.













Poco prima della trattoria "Al Pozzo" il segnavia n.15 ci indirizza in discesa su un sentiero abbastanza sconnesso, si segue poi verso destrra una stradina in cemento poi ancora nel bosco; si incrocia la ex ferrovia ora pista ciclabile e si prosegue oltre fino ad una radura con le indicazioni per la "Vedetta di Moccò" che si affaccia a mezza costa sulla valle. Dopo, sempre in discesa, raggiungiamo il Rifugio Premuda (m.82) che è anche il punto più basso del nostro anello.






Dal Rifugio il sentiero n.1 cambia la sua connotazione innalzandosi rapidamente sulle pendici del Monte Carso. L'ambiente si trasforma. Poca vegetazione, rocce, un accentuato ghiaione da risalire. Ambiente quasi alpino, "alta quota" a poca distanza dal mare! La crestina per arrivare al Cippo Comici(m.400) ne è ulteriore conferma.












Si scende di nuovo per innestarsi sul sentiero n.1 che costeggia il torrente Rosandra, ci aspettano la nota cascata e il minuscolo borgo di Bottazzo. Da qui l'ultima risalita verso la pista dell'ex ferrovia che ci riporterà a Draga Sant'Elia.











Cinque ore circa di cammino, poco più di 700 m. di dislivello considerando le discese e le risalite, in fondo è un piccolo sforzo quello che la Valle richiede. Il compenso? L'unicità di un "canyon" che si affaccia quasi sul mare.
7 commenti:
Bellissimo questo giro "in riva al mare" nella patria dei Bruti. Ambiente unico nel suo genere che vale la pena di visitare.... e anche una discreta escursione.Noi ne siamo rimasti entursiasti. :up: Ciao :yes:
@Luca:tra pianori panoramici, discese e risalite, ghiaioni e vette e cascatetelle e finanche un rifugio, mi pare che ci sia proprio tutto e non ti accorgi nenche di fare un pò di dislivello. Un giro da consigliare, hai ragione. :)
giovanni writes:ricordo un giro in mtb da quelle parti: era nel bosco (da beka a botazzo?!?!? boh chi si ricorda) son caduto pure :-)ciao flavio & co, buon freddo ;)
Silenzi d'Alpe writes:Bellissimo Wanderung !ciao e a presto sui ns BlogAndrea
@giovanni: alla fine del nostro giro ne abbiamo incontrati diversi che venivano giù a manetta. E' impossibile resistere alla velocità con una ciclabile così...e poi grazie che si cade :D Buon freddo anche a te, ciao @Andrea:un bel giro vicino casa a quote modeste e graziati dalla Bora.ciao, a presto
Nadia writes:Ho gironzolato per la Val Rosandra, un po' qui, un po' là..ma non sono mai arrivata al Cippo Comici per godermi quel bel colpo d'occhio sulla chiesetta! Bello!
@Nadia:Arrivare al Cippo Comici, la stessa emozione dell'arrivo su un'alta vetta...anche se il mare è prossimo all'orizzonte e del resto gran parte delle montagne una volta erano lì sotto.ciao ;)
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