Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

25 febbraio 2012

CASERA AVRINT

Continua il periodo della "bassa quota" ma questo non vuol dire minore soddisfazione. Un paio di chilometri prima di Sella Chianzutan, ecco sulla sinistra l'indicazione per la nostra meta. Proprio da qui, in leggera discesa, inizia la strada forestale. La neve, in maniera bizzarra, varia da un'assenza quasi totale ad un'altezza di una ventina di centimetri ma non è mai problematica. Nè Guido nè io siamo mai stati alla casera Avrint ma, in giro, ne abbiamo sentito sempre descrizioni bellissime. Per qualcuno, (Dorino Bon) è il luogo dell'anima , chissà che effetto farà a noi. Insomma si è creata una bella aspettativa.







E' passata quasi un'ora, questo è il tempo che ci vuole salendo tranquillamente, ed ecco comparire a destra il tetto rosso della casera, però, ve lo assicuriamo, non è possibile dedicargli troppa attenzione perchè a sinistra si preannuncia uno stupendo scenario e andiamo avanti con lo sguardo rivolto verso questo fondale che diventa sempre più grande e conivolgente. Dopo aver assorbito queste belle sensazioni è ora di dedicare attenzione alla casera. La semplice e rigorosa architettura trasmette un senso di solidità e forza. Ci sono ospiti, sei persone che passeranno qui il fine settimana. Sono attrezzati a dovere...ed il bicchiere di vino ed il pezzo di frittata alle erbe che ci offrono ne sono la dimostrazione. Scambiamo quattro chiacchiere: "...proviamo a proseguire verso il Monte Bottai, vediamo com'è la neve..." "... al ritorno fermatevi, tanto noi da qui prima di domani non ci muoviamo..." Un cenno di assenso e ci avviamo sulla prosecuzione del sentiero 811 alle spalle della casera.











C'è più neve, le alte temperature hanno favorito piccoli smottamenti, il sentiero scompare nel bosco che diventa disordinato. Un passo avanti e due indietro, intorno ai 1300 metri decidiamo che sul Monte Bottai ci torneremo e ripercorrendo la nostra traccia ritorniamo alla casera. Il pulpito su cui sorge, adesso è baciato dal sole e l'allegra compagnia ha apparecchiato all'aperto. Con un tempismo eccezionale arriviamo mentre stanno scolando la pasta, aggiungono due piatti ed il banchetto ha inizio. Tra una carbonara allo speck, salsiccie arrosto di tutte le dimensioni (austriache), formaggio, frittata, vino o birra, gubana, caffè e grappa... si approfondisce la conoscenza, sono di Codroipo e dei dintorni. Gino, i fratelli Massimo e Giuseppe, Sergio, un "ragazzo" sui 70 e suo figlio Luca e infine Sebastian che è venuto da Bolzano per non perdersi questo fine settimana. Dura, è stata dura alzarsi da quel tavolo scaldato dal sole e dal calore della buona compagnia. Li abbiamo salutati mentre si organizzavano per la legna da tagliare, li abbiamo salutati con un pò di invidia.

















Le aspettative non sono state tradite, casera Avrint luogo dell'anima e ...della gola.

(Gino, se arrivando alla macchina hai trovato due bastoncini appoggiati al guard rail, sono i miei .....e si che non avevo bevuto tanto! Però mi sembra il minimo come contributo .

7 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

1° anche l'anima ha la sua bella gola ! 2° io non mi sarei alzato più !3° sul Monte Bottai ci puoi tornare !4° hai lasciato le racchette per solidarietà :D ? Ciao !

frivoloamilano ha detto...

@Luca:1) siamo uomini di spirito e carne e...la carne è debole :chef: 2) a chi lo dici...ma le nostre mogli attendevano ansiose :p 3) sul Bottai ci tornerò con Marisa, piacerà anche a lei :flirt:4) non era premeditato ma la solidarietà consola ;) ciao, stammi bene

anonymous ha detto...

giovanni writes:visto che son fresco di analisi a guardare quella padella mi vien da dire:colesterolo LDL = colesterolo totale - (colesterolo HDL + (trigliceridemia/5))come siamo? :-Pbella compagnia!

Highlanders ha detto...

alta quota...bassa quota...poco importa...l'importante è camminare per terre alte...se in buona compagnia ancora meglio...mandi;)

frivoloamilano ha detto...

@Giovanni:anch'io fresco di analisi e il mio colesterolo perfetto per questo non mi sono dato pena... per sicurezza però da lunedì sono tornato "francescano" :worried: Ciao, spero per un tuo ottimo colesterolo altrimenti addio formaggi :D @Fabio:bastano pochi ingredienti per stare bene e di solito tra appassionati di montagna si crea sempre una bella armonia :happy: ciao

anonymous ha detto...

Nadia writes:Mamma mia...quella padellata di wurstel!!!....gnamiiii!!! ahahahaBella l'Avrint, in tutte le stagioni! Stupendo il panorama su Tolmezzo!!! E il Bottai è anche nella mia lista...magari in primavera,con le fioriture!!!E il caro Sergio lo conosciamo bene!!!Salutoni a te e Marisa!!!!

frivoloamilano ha detto...

@Nadia:Penso anch'io di portarci Marisa con la fioritura, anche lei deve vedere quanto è bella casera Avrint. Ero sicuro che qualcuno del gruppo potevate conoscerlo, belle persone.un caro saluto, Flavio e Marisa :) :)