Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

10 marzo 2012

FORAN DE LA GJALINE

Ogni tanto in me scatta qualcosa, un'esigenza che no sò spiegare, sò solo che c'è e che preme forte: andare da solo.
Quando si manifesta questo impulso, la scelta sul dove andare cade su itinerari noti e con poca o nessuna difficoltà, una semplice ed istintiva precauzione per ridurre i rischi. Sono solo, libero di scegliere su che sentiero muovermi ed oggi la scelta cade sul "sentiero Fassoz" in Val Aupa, che inizia proprio all'altezza del ponte di Dordolla (539 m). Percorro un sentiero più lungo e con più dislivello rispetto al classico sentiero n.437 che parte dalle Case dei Nanghez; è un piccolo sacrificio che viene ripagato dalle belle e intense sensazioni che questo itinerario regala. I primi passi portano nel breve dislivello di circa 100 m. al solitario borgo Fassoz, quattro case e segni di vita. Poi nel bosco e quando questo si dirada, ad ogni svolta, lo sguardo percorre la Val Aupa in tutta la sua lunghezza e riconosco il Monticello e la Crete dal Cronz, gli inconfondibili baluardi di questo solco. Percepisco sempre più vicina la presenza della Creta Grauzaria, che piano piano si svela e lo fa solo per me. Il sentiero adesso passa ai suoi piedi, delicatamente mi muovo sul ghiaione, qualche ometto discreto segna la via. Mi fermo a contemplare questo versante assolato, la Torre Medace fa bella mostra di sè e mi chiedo se esista un percorso che porti ad intersecare il "sentiero Ferrucci", sarebbe bello salire al Bivacco Feruglio da qui, ma sono riflessioni di un escursionista lento in cerca di comodità! Mi lascio alle spalle belle visioni e considerazioni, il sentiero ritorna per un pò nel bosco poi, largo ed aperto, si abbassa considerevolmente, rientra ancora nel bosco fino ad intersecare nei pressi dei ruderi di Casera Flop il sentiero n.437 che viene dalle Case dei Nanghez.















Uscito dal bosco di faggi, inizio la risalita della valle del Flop. Proprio sulla traccia del sentiero è presente, anche se non continuo, uno strato di neve ghiacciato, di quelli che non fai in tempo a pensare di poter scivolare e già sei scivolato. Doppia attenzione dunque visto che sono solo. La "Sfinge" osserva il mio prudente andare su questi tratti e un paio di volte tutti i muscoli si tendono per mantenere la postura verticale. Il versante è in ombra e a parte qualche bizzarro pinnacolo l'ambiente è severo e misterioso. Al rifugio Grauzaria a quota 1.250 m. assieme a me arriva anche il sole ed è piacevole lasciarsi accarezzare per un pò dal suo tepore.












Una breve sosta e sono di nuovo in movimento. Il versante alle spalle del rifugio è assolato, la neve ha la giusta consistenza permettendo di progredire senza problemi. Mi sorprendo da quanto poco c'è voluto per ritrovarmi in campo aperto, sui prati che preannunciano il Foran de la Gjaline, l'ampia sella che, a 1.560 metri, si apre sul versante settentrionale del Monte Sernio. Una sella assolata che invita alla sosta , che invita a perdersi con lo sguardo sulle scure pareti. Qui, concedo al sole di abbracciarmi forte mentre vago nelle fantasticherie di un ritorno sul " Serenât".









E' passata più di mezz'ora, rientro dal mio straniamento e mi rimetto sui passi del ritorno. Il sentiero n.437, questa volta lo percorro tutto. Di nuovo prudente sotto la "Sfinge" e poi sempre nel bosco fino alle Case dei Nanghez. Da questo punto ci vogliono 15 minuti sull'asfalto per tornare al ponte di Dordolla. Uno scorcio del torrente Aupa è l'ultima immagine che incornicia questa giornata.




Il "sentiero Fassoz" una bella alternativa per salire in Grauzaria.

7 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

Dalle tue parole mi pare che questo sentiero Fassoz sia davvero bello, specie se percorso con i pensieri che se ne vanno un pò da soli.Certo che in val Aupa, in solitudine , con i sentieri nel bosco un pò ghiacciati ......mmh :confused: ne so qualcosa :) La Sfinge poi ha sempre qualcosa di misterioso .Ciao a presto !

anonymous ha detto...

giovanni writes:prima di andare a nanna una buona lettura la si rimedia sempre!'notte e grazie flavio

frivoloamilano ha detto...

@Luca:merita di essere percorso, anche per cambiare il solito sentiero di salita abbastanza chiuso fino a Casera Flop. La tua "esperianza scivolosa" a Casera Palis di Lius mi ha fatto aguzzare la vista...e il sentiero, tappezzato di foglie che nascondevano il ghiaccio, non ha visto il mio lato B :Dciao Luca a presto @Giovanni:Grazie a te Giovanni che mi leggi! Ti sei ritrovato di sicuro nelle parole e nelle sensazioni dato che le "solitarie" per te sono una costante.ciao ;)

Highlanders ha detto...

dovremmo per qualche tempo scambiarci i luoghi dove abitiamo, in modo tale che io possa fare qualche passo nella terra dei miei nonni e tu tra le montagne dell'ovest...mandi, mandi

frivoloamilano ha detto...

@Fabio:sarebbe bello con una magia, potersi spostare....ma prima o poi una vacanza tra i monti dell'ovest vengo a farla.Ciao, Le Giulie e le Carniche ti salutano e ti aspettano ;)

anonymous ha detto...

Nadia writes:Il Foran de la Gjaline mi ha "quasi" vista nel febbraio del 2008...ma c'era tanta neve e la mia amica Silvia era senza ciaspole!!! dico sempre di ritornarci per fare l'anello del monte Flop!! prima o poi...Questo sentiero che hai fatto..è nuovo?Ciao solitario!!! ;o)

frivoloamilano ha detto...

@Nadia:A dire il vero ci avevo pensato a fare l'anello ma stavo già bene così :happy: Il sentiero direi che è un pò che c'è, ci sono stato con Marisa nell'Ottobre 2009 ed è una bella alternativa al sentiero classico per il Rif.Grauzaria, solo un pò di dislivello in più...ma lo sai anche tu come è, se non soffriamo non ci divertiamo :D ciao ;)