Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

3 marzo 2012

LA DORSALE DEL COLOVRAT

Siamo nelle Valli del Natisone e da CLabuzzaro (m.802) una bella e larga traccia va verso il Passo Solarie (m.956). Il tratto è breve e ventoso, le nuvole si muovono veloci ed al Passo l'azzurro cerca di vincere la sua battaglia. Le ultime schermaglie continuano ancora sulla decisa salita del sentiero n.746 verso la sommità del Monte Klabuk - Na Gradu (m.1114) l'elevazione più orientale della dorsale. Da qui però, come per incanto, gli ultimi vapori svaniscono, il vento si calma. Sotto di noi una quieta valletta orienta lo sguardo verso lo splendido fondale del Monte Nero. Una visita ai resti delle trincee, uno sguardo alla Valle dell'Isonzo, poi si riprende il cammino in un dolce saliscendi. Vallette e cimotti sulla linea di confine Italia-Slovenia, a sinistra le valli evanescenti a destra il gruppo del Monte Nero, davanti a noi il Matjur inconfondibile.





















Una bandiera tricolore segnala che siamo giunti al Bivacco Zanuso (m.1116). Seduti sulla panca al sole ci godiamo l'accoglienza di questa costruzione, pulita ed ordinata. Bizzarra posizione per un bivacco, a pochi metri dalla strada che sale dal Passo Solarie. Basta non pensarci e concentrarsi sulle valli che, davanti a noi, si susseguono come le onde del mare.





Ancora una risalita, l'ultima, che ci porterà sul punto più alto del versante italiano, il Monte Nagnoj (m.1192). Da qui il sentiero n.746 prosegue, ed in poco meno di due ore conduce a Topolò. Andando avanti si può raggiungere il punto più alto del Colovrat, in territorio sloveno, il Monte Kuk-Cucco (m.1243) con la sua caratteristica antenna. Noi torniamo per un pò sui nostri passi e poi ci abbassiamo sulla striscia d'asfalto che torna al passo Solarie. Così, morbidamente, tra i timidi segnali della Primavera che si avvicina, torniamo a Clabuzzaro.












6 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

bravi, alla conquista del Kolovrat, alla ricerca della primavera ! così ci si tiene in forma ....... Ciao

frivoloamilano ha detto...

Luca sai com'è, chi cammina oggi si ferma domani e chi oggi è fermo domani cammina....e le montagne non sono mai sole! un saluto ;)

anonymous ha detto...

giovanni writes:bella giornata e bel giro. i fiorellini avrebbero bisogno di un po' di pioggia.speriamo arrivi...ciao a tutti

frivoloamilano ha detto...

Speriamo che arrivi e che sia lieve, pioggia che fa bene ma ... non il sabato e la domenica :D ciao Giovanni

anonymous ha detto...

Nadia writes:Hanno messo il libro di vetta e...il timbro!!! io sono appassionata di timbri di vetta!!! devo correre a farlo!!! e si che ci sono stata un po' di volte li sopra, mica l'ho visto!!! ci tornerò con Gabriele!!! ;oD ....così timbro anche il suo libretto!! Bellissimi i primi segni della primavera!!!Ciao Flavio!!!

frivoloamilano ha detto...

Si Nadia! Anch'io, come tanti credo, sono un collezionista di timbri. C''è il libro di vetta, però il timbro non è dentro la cassetta ma infilato in un tubo, esternamente, e devi schiacciarci il libretto contro ... :mad: ciao, un saluto anche a Gabriele ...che ha già un bel pò di timbri :)