Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

8 luglio 2013

MONTE ZABUS

Mentre mi avvicino a Sella Nevea mi rendo conto che da queste parti, i monti, poco sanno dell'anticiclone delle Azzorre! Ai Piani del Montasio tutto ciò è ancora più evidente. "Jof" ha il cappello calcato fino oltre Forca Disteis e il vento forte non riesce a farglierlo volar via. Una nuvola bassa, compatta ed estesa si frappone tra me e la meta odierna; una nuvola fitta ed impenetrabile che non mi consente di valutare la possibilità di raggiungere il mio obiettivo, solo un'indicazione è certa per ora, il cartello che indica: "bivacco Suringar h3"







Faccio l'indifferente, salgo lento e la guardo di sottecchi quella massa grigia, ad ogni alzata di sguardo spero di vederla più eterea ed alta, quel tanto che basta per poter osservare la Grande Cengia, per capire se posso arrivare al minuscolo puntino rosso. La nuvola è lì, implacabile e presente, indifferente al fatto che di fronte, sul Canin, le sue sorelline veleggiamo leggere ed in quota come palloncini. Per un momento mi illude poi, la nuvola mi risucchia e mi inchioda alla Forca Disteis, nel limbo alimentato dalle correnti che risalgono la Clapadorie. Non sono solo, qualcuno già sostava ed altri arrivano; in questa terra di confine siamo anime vaganti alla ricerca del nostro incerto destino.















Si uniscono a me due escursionisti che dovevano salire sul Montasio ed assieme proviamo a percorrere il ghiaione che si stacca dalla via normale e si avvicina alla Grande Cengia. Ci mettiamo poco a decidere che non ha senso salire, rischiare di rimanere bloccati più su da qualche nevaio reiduo. Ritorniamo verso Forca Disteis concordi sulla nuova meta, l'unica libera dalla nuvola bassa: il Monte Zabus.





Camminare sulla traccia evidente è la nostra rivincita, alle spalle la dispettosa nuvola si gonfia e ci prova a risucchiarci ancora ma il vento la ricaccia indietro e per noi finalmente si dischiude un pò di panorana. Quando la traccia finisce si risale liberamente il pendio erboso fino alla piccola vetta rocciosa del Monte Zabus. Una stretta di mano con gli occasionali compagni di salita, il primo sguardo che sbatte sulla parete: ecco la Torre Disteis e la Grande Cengia con qualche nevaio. Ancora viste sui baratri e poi di nuovo giù, libermente verso i piani. Di fronte, il Gruppo del Canin si mostra.















L'ultima foto è per lui, il monte Zabus, oggi meta imprevista, risolutiva e soddisfacente; naturale elisir contro il logorio della "nuvola bassa"! ;)



8 commenti:

anonymous ha detto...

giovanni writes:anche se "un tiro di schioppo", come ha detto Luca, ci divideva la tua zona era decisamente piu' cupa. dispiace sempre un po' mollare o cambiare rotta ma fa parte del gioco. ciao Fla alla prossima.

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by anonymous:giovanni writes:anche se "un tiro di schioppo", come ha detto Luca, ci divideva la tua zona era decisamente piu' cupa. dispiace sempre un po' mollare o cambiare rotta ma fa parte del gioco. ciao Fla alla prossima.

Sul monte Zabus non c'ero mai stato e così ho un'altra cima fatta... il bello del gioco!!
ciao Giova ;)

montagnesottosopra ha detto...

"Vanno vengono ritornano e magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai " ( De Andrè)stavolta però la pioggia non è arrivata e nonostante le nuvole che si sono messe tra noi e il cielo ognuno di noi ha raggiunto la sua cima ! :yes: :yes: :yes: Ciao

LorenzoCelsi ha detto...

Vi invidio. :)

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by LorenzoCelsi:Vi invidio. :)Lorenzo, non invidiarci...imitaci. Ci vuole poco e non è difficile. Devi solo ritagliarti un pò di spazio, quando puoi e se puoi. La montagna, bassa, media o alta ti/vi ripagherà.Ciao e grazie per essere passato ;)

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by montagnesottosopra:"Vanno vengono ritornano e magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai " ( De Andrè)stavolta però la pioggia non è arrivata e nonostante le nuvole che si sono messe tra noi e il cielo ognuno di noi ha raggiunto la sua cima ! :yes: :yes: :yes: Ciao
Mi piacciono le nuvole cantate e fotografate...ma non quelle "ostinate". Comunque non tutto il male vien per nuocere ed un'altra nuova cima è fatta ;)

anonymous ha detto...

Nadia writes:..e un'altra cima è fatta! e questo è quel che conta..per tutto il resto..si torna! :Dciao Flavio!

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by anonymous:Nadia writes:..e un'altra cima è fatta! e questo è quel che conta..per tutto il resto..si torna! :Dciao Flavio!

parole sante Nadia, senza la nuvolaccia però :)