Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

20 ottobre 2013

MONTE PAULARO

Le mani in tasca sono sufficienti per il tepore e gli occhi già si scaldano con le tonalità autunnali. Più in là, oltre il crinale, il pieno sole provvede al resto. Il versante meridionale delle Crete del Mezzodì si concede facile alla salita ed è altrettanto facile perdersi nei profondi orizzonti. Il lontano ed il vicinissimo, c'è tempo per tutto in questa tiepida giornata d'autunno.










La conca di Pramosio è presto alle spalle e a Forcella Fonatanafredda si sfumano sullo sfondo altre sagome montane. Poi sul bordo della frana del Rio Moscardo il brivido dell'affaccio sulla storia della terra e di nuovo il Gruppo del Coglians si riprende la scena mentre noi perdiamo quota fino alla selletta. Una breve sosta per predisporre il passo alla ripida risalita dell''opposto versante e del sentiero con neve tracciata, bella a contrastare la tavolozza autunnale. Si ammorbidisce il passo e si ferma davanti allo scenario: il Monte Dimon, il laghetto omonimo e lontano nei vapori le cime che si svelano ma non si concedono completamente.









Da questo punto l'immagine si perpetua sugli ultimi tornanti verso la cima solitaria. Qui, sul Monte Paularo, la quiete e la leggera carezza del vento sono la nostra compagnia. Bello lo stare in vetta, l'indugiare sul mondo circostante con la mente occupata solo a registrare la bellezza. Bello memorizzare per il futuro questo piacevole momento, per serbarlo come una provvista nel silo dei ricordi, per i giorni nei quali il quotidiano vivere ci terrà lontani dalle terre alte. Quando arriva il momento di scendere, il commiato è l'istante fermato dalla foto di vetta.







Passi leggeri tra le praterie bruciate ci accompagnano ad uno sguardo ravvicinato all'acqua alpina, poi, nel predominio dei colori di stagione, si torna in direzione della conca. La Creta di Timau adesso pretende attenzione assieme alla Carlina che si mostra vaporosa. L'acuto finale è del giallo ocra di isolati gendarmi arborei a guardia delle cromie del prato.












Dalla Malga Pramosio un ultimo sguardo al palcoscenico che oggi ci ha ospitati, poi la sterrata della foresta, inutilmente, prova a coprire con un sottile velo polveroso i colori di cui siamo impregnati...

7 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

non c'è grigio che possa influenzare il ricordo di un arcobaleno di colori come quello di questa giornata . Il monte Paularo lascia tutto il tempo necessario per farsi colorare fuori e dentro ! :) !Ciao Frivoli

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by montagnesottosopra:non c'è grigio che possa influenzare il ricordo di un arcobaleno di colori come quello di questa giornata . Il monte Paularo lascia tutto il tempo necessario per farsi colorare fuori e dentro ! :) !Ciao Frivoli
Una giornata regalata vista l'evoluzione umida. Penso che le montagne in Autunno diano il meglio di sè e non ci si stanca mai. Speriamo di avere la possibilità di catturare ancora un pò di colori.

ciao Sottosopra ;)

anonymous ha detto...

giovanni writes:dalla bassa mai avrei pensato ad un cosi' bella gg e per di piu in maniche corte ;)salutoni!

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by anonymous:giovanni writes:dalla bassa mai avrei pensato ad un cosi' bella gg e per di piu in maniche corte ;)salutoni!

il caldo ormai lo diamo per scontato; sul sole in effetti dalla "bassa" è un pò difficile fare previsioni... come questo fine settimana nel quale forse bisognerebbe osare.

ciao Giova ;)

anonymous ha detto...

Nadia writes:"Bello lo stare in vetta, l'indugiare sul mondo circostante con la mente occupata solo a registrare la bellezza. Bello memorizzare per il futuro questo piacevole momento, per serbarlo come una provvista nel silo dei ricordi, per i giorni nei quali il quotidiano vivere ci terrà lontani dalle terre alte."....bellissima frase che condivido a pieno! E bellissima la foto che vi vede assieme sorridenti in vetta!!! Ciao Flavio e Marisa!!!

frivoloamilano ha detto...

@Nadia:quando provi belle e buone sensazioni, le parole fluiscono da sole per raccontarle e per chi ha la stessa passione è facile immedesimarsi e condividerle.un caro saluto ;)

Highlanders ha detto...

che BELLO L'AUTUNNO...la stagione dei colori...:D mandi, mandi