Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

26 marzo 2008

MONTE MATAJUR

Finalmente siamo oltre la coperta grigia e lattiginosa che copre il fondovalle



un paesaggio limpido, quieto e calmo ci accoglie mentre risaliamo il pendio meridionale verso Marsinska Planina

si continua a salire per raggiungere Dom Na Matajure




Il cielo e la terra si toccano e si fondono e noi siamo qui a cercare di interpretare il sottile confine che divide due mondi, siamo qui e facciamo parte di questo scenario, inconsapevoli protagonisti; sui nostri volti è stampato un sorriso, siamo felici!

1 commento:

montagnesottosopra ha detto...

Ah come conosco bene questo monte . E' stato per tanto tempo compagno della mia infanzia . Da piccolo ad aiutare mio padre alla costruzione del generatore dell'impianto di risalita (ora fortunatamente non c'è più niente), le prime gare di sci , la mia gamba rotta , le prime arrampicate di allenamento sulla palestrina del CAI . Tanti ricordi e tanti sorrisi e tanta neve . Ogni volta che ci salgo sono felice. Custodisco tutto nella mia mente gelosamente . Mandi Luca