












La Casera Monte Mia ci accoglie con il suo prato fiorito, la colonna sonora variegata di cinguettii, picchi al lavoro sui tronchi e cuculi instancabili nella continuità del loro verso. Siamo fortunati, riusciamo a fotografare quello che alcuni testi definiscono: "un gioiello naturalistico delle Alpi Orientali, la lucertola di Horvath".





Tra abetaie e faggete continua la nostra salita fino alla cima. Qui l'orizzonte è aperto solo sulle Valli del Natisone e parzialmente sul Monte Matajur. Torniamo sui nostri passi, siamo di nuovo alla Casera e da qui scendiamo, prima nel bosco e poi più ripidamente su stretti tornantini, alla Bocca di Pradolino. Da questo punto, una bella mulattiera scende lungamente ma con dolcezza a chiudere l'anello.
















L'unico orso che abbiamo incontrato.....

Riflessi sulle placide acque del Fiume Natisone e luce ed ombra nell'eterna sfida.


A Stupizza è d'obbligo una birra da Saverio!
2 commenti:
se ti aspettavi panorami sarai restato deluso. Ma se hai percorso l'anello con lo spirito giusto sicuramente sarai soddisfatto. Quando penso al Monte Mia tra le tante immagini prevale lo splendido bosco di enormi faggi prima della cima. Complimenti per le magnifiche foto.Mandi Luca e Marisa
Il mio ricordo del Monte Mia è legato a quanto ho patito la sete :ko: Quella lucertola l'abbiamo fotograta anche noi, la trovo bene, mi sembra cresciuta.:)
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