La giornata non è delle migliori. Mentre facciamo colazione lo sguardo va al cielo grigio, un cielo che invoglia ad infilarsi di nuovo sotto le coperte a sonnecchiare ancora. L'idea non dispiace all'altra metà del cielo ma noi "rudi montanari" siamo di tutt'altro parere. Ci stuzzica l'idea di fare qualcosa in condizioni incerte e così la decisione è presa, andiamo sul Colàc per la via normale, è l'itinerario più vicino a casa e per ora di pranzo siamo di ritorno.
I prati umidi del Ciampac ci accolgono ancora una volta e la risalita fino alla Forcia Neigra è piacevole mentre parliamo della "ferrata dei finanzieri" e di questa via normale attrezzata e dei suoi canalini friabili.
Una breve sosta, si controlla l'altimetro, indossiamo caschetto e guanti e siamo di nuovo in cammino. Il sentiero, dalla Forcia si abbassa e aggira il monte, poi siamo nel cuore del Colàc, iniziano le attrezzature su roccia mai difficile ma che richiede attenzione. Siamo già oltre la metà quando le goccette insignificanti che a tratti ci hanno accompagnato diventano più consistenti e si trasformano in una fitta pioggia sottile. Ci fermiamo per decidere cosa fare, ma dentro noi la decisione è già presa, ormai si va fino in vetta. Sulla crestina finale non piove più.Restamo per un pò in cima, firmiamo il libro, scattiamo le foto di rito e poi subito giù, meglio non sfidare la sorte.
Quando arriviamo alla Forcia Neigra nuvole veloci salgono dal Ciampac e in un attimo siamo dentro alla pioggia forte. Poi, al rifugio Tobià del Jagher, minestra d'orzo e birra in attesa delle 13,30 ora di ripartenza della funivia e lo sguardo rivolto al Colàc ad individuare il tracciato della "ferrata dei finanzieri". Ci è piaciuta questa normale, la prossima volta però .... sarà tutt'altra storia.
L' Alpinismo è salire per la via più facile alla vetta, tutto il resto è acrobazia (B. Detassis)
Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.
Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE
7 commenti:
condizioni incerte per una normale certa. Ah questi ragazzacci :) MandiLuca e Marisa
Anonimo writes:ottimo! non si butta mai via niente, neanche le giornate così così!!
nadia writes:Bella la ferrata....metteremo nella lista!!! e bella croce di vetta!!!ps. l'anonimo qua sopra è l'alpinauta!!!
Anonimo writes:Non conosco la vostra zona,ma le foto sono splendide !!Complimenti. Tella
bello!! ci farò un pensierino
Hai avuto una giornata troppo bella per il Pederiva, questa compensa
http://mon-ty.blogspot.com/ writes:Ultimamente grandi pioggie le prendiamo anche noi....bhè io mi diverto ugualmente tranne quando il temporale è troppo vicino...hi hi hi hi Ciao
Posta un commento