Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

13 agosto 2009

COLAC

La giornata non è delle migliori. Mentre facciamo colazione lo sguardo va al cielo grigio, un cielo che invoglia ad infilarsi di nuovo sotto le coperte a sonnecchiare ancora. L'idea non dispiace all'altra metà del cielo ma noi "rudi montanari" siamo di tutt'altro parere. Ci stuzzica l'idea di fare qualcosa in condizioni incerte e così la decisione è presa, andiamo sul Colàc per la via normale, è l'itinerario più vicino a casa e per ora di pranzo siamo di ritorno.
I prati umidi del Ciampac ci accolgono ancora una volta e la risalita fino alla Forcia Neigra è piacevole mentre parliamo della "ferrata dei finanzieri" e di questa via normale attrezzata e dei suoi canalini friabili.






Una breve sosta, si controlla l'altimetro, indossiamo caschetto e guanti e siamo di nuovo in cammino. Il sentiero, dalla Forcia si abbassa e aggira il monte, poi siamo nel cuore del Colàc, iniziano le attrezzature su roccia mai difficile ma che richiede attenzione. Siamo già oltre la metà quando le goccette insignificanti che a tratti ci hanno accompagnato diventano più consistenti e si trasformano in una fitta pioggia sottile. Ci fermiamo per decidere cosa fare, ma dentro noi la decisione è già presa, ormai si va fino in vetta. Sulla crestina finale non piove più.Restamo per un pò in cima, firmiamo il libro, scattiamo le foto di rito e poi subito giù, meglio non sfidare la sorte.














Quando arriviamo alla Forcia Neigra nuvole veloci salgono dal Ciampac e in un attimo siamo dentro alla pioggia forte. Poi, al rifugio Tobià del Jagher, minestra d'orzo e birra in attesa delle 13,30 ora di ripartenza della funivia e lo sguardo rivolto al Colàc ad individuare il tracciato della "ferrata dei finanzieri". Ci è piaciuta questa normale, la prossima volta però .... sarà tutt'altra storia.

7 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

condizioni incerte per una normale certa. Ah questi ragazzacci :) MandiLuca e Marisa

anonymous ha detto...

Anonimo writes:ottimo! non si butta mai via niente, neanche le giornate così così!!

anonymous ha detto...

nadia writes:Bella la ferrata....metteremo nella lista!!! e bella croce di vetta!!!ps. l'anonimo qua sopra è l'alpinauta!!!

anonymous ha detto...

Anonimo writes:Non conosco la vostra zona,ma le foto sono splendide !!Complimenti. Tella

dexter1986 ha detto...

bello!! ci farò un pensierino

lor74cas ha detto...

Hai avuto una giornata troppo bella per il Pederiva, questa compensa

anonymous ha detto...

http://mon-ty.blogspot.com/ writes:Ultimamente grandi pioggie le prendiamo anche noi....bhè io mi diverto ugualmente tranne quando il temporale è troppo vicino...hi hi hi hi Ciao