Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

17 aprile 2010

MONTE CIAURLEC

Oggi infilo di nuovo i piedi dentro gli scarponi. Con Angelo, si va alla scoperta di un rilievo del Pordenonese. Le previsioni sono buone, con l'aggiunta sempre un pò minaciosa di quelle paroline: "possibili isolati locali rovesci". La quota non è tanta, circa 500 metri ed effettivamente il tempo è buono quando arriviamo alla località I PIANI di Pradis di Sotto. La salita si sviluppa, a parte uno strappetto iniziale, con scarsa pendenza, lungamente, nel bosco caratterizzato dalla pulizia e da un morbido strato di foglie. In questo ambiente dalla predominante tonalità ocra lo sguardo coglie subito la più piccola macchia di colore e poi, quasi inaspettata, ecco la piccola radura di casera Selvàz.








Che bello sentire dopo tanto il calore del sole sul viso. Ci crogioliamo un pò ma è ora di andare, quelle nuvole nere non promettono nulla di buono. Si rientra nel bosco che si popola di affioramenti calcarei dalle forme bizzarre. Sul tappeto di foglie procediamo tranquilli attrattti ogni tanto dalle sculture naturali. Poi il bosco finisce e si sbuca sul prato pendente dominato dalla casera Tamer.


















Il ricovero è spartano, pulito e ordinato e lasciandolo pensiamo che possiamo stare tranquilli..... in caso di "possibili isolati locali rovesci". Il cielo è sempre più scuro, è ora di arrivare in cima cercando di non bagnarsi. In una decina di minuti, attraversando un pianoro erboso, tra cespugli di erica e rocce sparse, siamo ai 1148 metri del Monte Ciaurlec.










Poche gocce ci battezzano all'inizio del ritorno e solo quando siamo alla casera Selvàz comincia a piovere. Una pioggerellina leggera che tintinna per cinque minuti sul tetto della casera e poi svanisce. All'agriturismo "Ai Piani" le caprette ci fanno ciao. Sulla via del ritorno gli utlimi scatti sono per il lago di Tramonti.





12 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

un dolce sentiero, qualche fiore, un bel laghetto e le caprette che fanno ciao. Aspettando che la stagione venga fuori .......:) saluti e a prestoLuca e Marisa

frivoloamilano ha detto...

...si, sento il bisogno di un ambiente roccioso, dell'alta quota e della bella stagione... purchè non diventi "Aspettando Godot" :D ciao

anonymous ha detto...

Luca l'Alpinauta writes:giretto tranquillo sui toni della primavera. rrrrrelaxx!

anonymous ha detto...

giovanni writes:ahh, peccato, era l'opzione 1 ma un contrattempo...bella la foto dell'albero che si mangia il segnavia!!ciao flavio

lor74cas ha detto...

Hai sfidato il meteo ed hai vinto, io ho sfidato il rasaerba ed ho vinto il prato da tagliare :)

anonymous ha detto...

Silenzi d'Alpe writes:Ecco una bella festa di Primavera ! Immagini dolci e commoventi. Il plateau dello Sciliar, invece, dorme ancora il suo lungo sonno invernale !!!ciao a presto sui ns Blog

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by anonymous:Luca l'Alpinauta writes:giretto tranquillo sui toni della primavera. rrrrrelaxx!La bella stagione che tarda favorisce la "scoperta" di cime mai percorse. Le faggete ordinate e il sottobosco pulito sono un relax anche per lo spirito. Quasi una terapia Zen.Originally posted by anonymous:giovanni writes:ahh, peccato, era l'opzione 1 ma un contrattempo...bella la foto dell'albero che si mangia il segnavia!!...sarà per la prossima volta. Quel faggio era affamato!Originally posted by lor74cas:Hai sfidato il meteo ed hai vinto, io ho sfidato il rasaerba ed ho vinto il prato da tagliare il prossimo vincitore sarò io...non si può sempre sfidare il meteo.Originally posted by anonymous:Silenzi d'Alpe writes:Ecco una bella festa di Primavera ! Immagini dolci e commoventi. Il plateau dello Sciliar, invece, dorme ancora il suo lungo sonno invernale !!!Dormono ancora il Montasio, il Coglians, il Fuart, anch'essi come lo Sciliar e la Primavera, non meno dolci e commoventi.Verrà la bella stagione .... ;)

Bobfisher08 ha detto...

Very beautifull landscapes. jeje, the spring is here, very wonderfull flowers.... ahhhhg, another beautifull track.Greetings.

anonymous ha detto...

Nadia writes:Finalmente una nuova avventura di Frivolo...era ora...dov'eri finito? hanno cambiato la croce sul Ciaurlec...quando ci son stata io un paio di anni fa era fatta da due rametti incrociati. Ma noi siamo arrivati dal Valinis...sfaticati...ihihi

Highlanders ha detto...

bella la foto prima di quella della croce della cima...sembra un luogo senza tempo!!!

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by anonymous:Nadia writes:Finalmente una nuova avventura di Frivolo...era ora...dov'eri finito? hanno cambiato la croce sul Ciaurlec...quando ci son stata io un paio di anni fa era fatta da due rametti incrociati. Ma noi siamo arrivati dal Valinis...sfaticati...ihihiQuesto primo periodo dell'anno va così, una domenica in montagna e tre no... e per questo dopo devo scegliere percorsi da "Gabriele" :D o forse stò diventando sfaticato? ;) ciao Originally posted by Highlanders: Fabio: bella la foto prima di quella della croce della cima...sembra un luogo senza tempo!!!Abbiamo avuto la stessa impressione. Una prateria dominata da un monolite roccioso e dal vento, il cielo scuro...se fossimo stati vestiti di pelli e con la clava non saremmo stato fuori luogo :D :D un saluto, a presto.

anonymous ha detto...

Anonimo writes:Ciao slow!Vedo che anche dalle tue parti il tempo non si è ancora assestato......bhè da me praticamente...mai!Bei posti e bellissime foto!