Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

7 agosto 2010

GIRO DEL SASSO LUNGO

La cabina della funivia del Col Rodella è piena. Ieri è piovuto tutto il giorno e questa mattina c'è in tutti una voglia di rivalsa. La giornata non è bella, anzi. Qualche piccola macchietta di azzurro lontano, su montagne che non sono la nostra metà fa sperare ma la nuvola che dobbiamo "scalare", densamente ancorata alla montagna, pare non avere alcuna intenzione di far tingere d'azzurro il cielo del Sasso Lungo e della forcella dove nascosto c'è il Rifugio Demetz.




La salita sul ghiaione è accompagnata dal vento e dalle viste parziali sul Gruppo del Sella. Accanto sfilano cigolando le cabinette dell'ovovia, fragili gusci che sfidano la quota. Siamo sugli ultimi tornantini, poi, appena svelato dalle nebbie, ecco il rifugio. Entriamo. Un buon tè al rum è quello che ci vuole. Guardiamo fuori, la situazione è invariata, minaccia pioggia.







Decidiamo di rischiare e di proseeguire fino al rifugio Vicenza. Il tepore del Demetz svanisce in un attimo. Qui a 2.685 metri ci sono zero gradi e i resti di una spruzzatina di neve. Un chiarore azzurrognolo però si intravede giù, in fondo, verso l'Alpe di Siusi.







Neanche una goccia di pioggia, le nuvole sono più alte e noi continuiamo il nostro anello in direzione del rifugio Comici e poi della "Città dei Sassi".










Adesso la forcella del Sasso Lungo è ben visibile. Dalla parte opposta, le cime colpite dalla luce che filtra, ci offrono uno spettacolo dorato.




Ci aspetta il pezzo più "duro", la risalita al Col Rodella e la certezza che la vacanza, con questa escursione, è proprio terminata.

6 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

giro classico che non può mancare. Sempre bello rivedere questi posti :)

anonymous ha detto...

giovanni writes:bello bello. quando rivedo il comici son sempre contento per vari motiviciao Flavio

lor74cas ha detto...

Peccato per il tempo

anonymous ha detto...

Anonimo writes:Ci sono stata anch'io,è molto bello peccato che il tempo è molto variabile,proprio come nel mio piemonte!Ieri in montagna faceva un freddo...brrrr....

anonymous ha detto...

http://mon-ty.blogspot.com/ writes:Ci sono stata anch'io,peccato per il tempo è imprevedibile come dalle mie parti ma l'importante è essere li no?Ciao ciao e buona settimana!

anonymous ha detto...

Silenzi d'Alpe writes:Giro sempre bello, trovo molto affascinante "il lato" Val Gardena del Sassolungo, più aspro e selvaggio dei comodi sentieri dalla parte di Canazei. Poi il Toni Demetz mi colpisce sempre molto, anche per la foto di Karl che si trova al suo interno. Ciao e a presto Andrea