Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

30 aprile 2012

COLLE DEI LARICI

Il cielo è velato e forse potrebbe anche piovere ma noi, sotto un cielo non proprio radioso, ci avviamo da Sella Chianzutan sul sentiero 806. La meta? Dove si arriva si arriva! Un pò nel bosco, un pò sul sentierino in campo aperto, facciamo dislivello. Sotto il volo di un grifone raggiungiamo la stazione a monte della teleferica, siamo sul "percorso dell’antica cava di marmo rosso: un vero e proprio museo all’aperto di archeologia industriale realizzato recuperando tracciati e manufatti che facevano parte dell’antico processo estrattivo". Ci accolgono la neve ed un leggero vento.












Mentre Marisa si gode la sosta io vado a dare un'occhiata sull'altro versante. I binari, nella piccola galleria, scompaiono nella neve... Conosco bene la mia Marisa, meglio evitare discussioni così decidiamo di risalire il sentierino che si inerpica a destra della galleria e che percorre tutta la dorsale del Colle dei Larici. Sembra più pulito ed è il vento il vero ostacolo. Soffia fortissimo, non è freddo ma è preferibile indossare giacche e berretti. Poi compare anche la neve, i crochi tappezzano i saliscendi che si sussegono, il vento soffia implacabile. Noi decidiamo che il penultimo cocuzzolo, per oggi è la cima. Torniamo nell'aria più calma della stazione della teleferica.

















La pioggia ci ha risparmiati anzi a tratti c'è stato il sole, forse è stato proprio quel vento impetuoso che ci ha dato una mano. La discesa si scalda con il rombo dei bikers che sfrecciano a Sella Chianzutan; scatto ancora qualche foto, il giallo dei fiori crea un bel contrasto con il grigio della roccia e del cielo.


5 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

Purtroppo ci siamo illusi a marzo che la neve se ne fosse andata via, ma non è ancora così. Comunque , bellissima la foto di voi due assieme :queen: :king: Ciao Frivoli

anonymous ha detto...

giovanni writes:A chei de barete, nissun je pete!!!bella la foto della galleriaciao f&m

frivoloamilano ha detto...

@Luca:purtroppo per questo fine settimana dobbiamo anche "illuderci" di salire mete non ancora raggiunte... :( @Giovanni:che tipi eh! :D ciao Giovanni.

anonymous ha detto...

Nadia writes:"Qualcuno" mi aveva lasciato un commento una settimana prima..."nuvoletta dispettosa...ma le cose, forse, si mettono nel verso esarebbe ora!"...ahahahah....mi sa che dobbiamo aspettare ancora un po' che questo meteo pazzerello si rimetta al bello!!! Quanta neve che c'è ancora lassù!! E' da un bel po' di anni che non salgo da quelle parti...tocca rimettere in lista un giro anche li!!!

frivoloamilano ha detto...

@Nadia:quanto è vero quello che dici! Anche questo fine settimana il meteo non perdona... ed è prevista neve intorno ai 1200 m. :( ciao