Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

1 ottobre 2012

MONTE SAN LEONARDO

Domenica mattina, qui a Cervignano c'è un bel temporale. Ieri sera con Angelo ci siamo sentiti per telefono: "il tempo è quello che è, però in mattinata non dovrebbe piovere, ci facciamo una passeggiatina, un paio di orette sul Carso?". Accetto, allontanando così la prospettiva di una mattinata oziosa fatta di divano e sbadigli. Sono quasi le otto e piove forte ma un "temporale", come dice la parola, è qualcosa che dura un certo lasso di tempo ed infatti alle 8.30 le ultime goccie lo stanno già relegando nel passato, non piove più. Sul sentiero n.10, da Samatorza, "scaliamo" il monte. Poco il dislivello, breve il tempo dell'ascesa, sufficienti però a mantenere il contatto con i gesti e i caratteristici elementi delle quote più alte. Sulla vetta (m.399) i ruderi della Chiesetta di San Leonardo ed il panorama purtroppo diluito e sfumato nelle tonalità del grigio. Sulla via del ritorno, una deviazione alla "vedetta" Slataper, uno sguardo sul Golfo di Trieste che per oggi rappresenta, noto eppure sempre emozionante, l'ultimo scenario.
















7 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

tanta voglia di muoversi Flavio, prima che il divano diventi anatomico..... :D !Mandi

frivoloamilano ha detto...

@Luca:lotta dura senza paura...oggi però ha vinto il divano :p ciao ;)

anonymous ha detto...

Nadia writes:Piuttosto del divano..e delle rimpinzate da noia..meglio quattro passi in montagna..anche con il brutto!! e una cima è sempre una cima..alta o bassa che sia!Salutoni!!!

anonymous ha detto...

giovanni writes:quando c'e' muffa si pela una cipolla e una patata, 300-400g di montasio e il frico e' pronto. si stappa una buona bottiglia ci cabernet franc o sauvignon e ci si adagia sul divano usando una tabacco coma tovaglietta. il problema e' che son 4 settimane che c'e' muffa...

lor74cas ha detto...

@giovanni così poi puoi segnare con i cerchi del bicchiere ed inchiostro al cabernet i giri da fare sulla tabacco :wine: :D

lor74cas ha detto...

Il cartello Alpe Adria Trail l'hai fotografato per me?Comunque concordo con Luca se piove sto a casa, al limite vado a correre qua attorno, mi urta mettermi in auto sapendo che non vedrò nulla.

frivoloamilano ha detto...

@Nadia:sono d'accordo....non si sà mai che ci sia un timbro in cima! ciao :) @Lorenzo:Quando siamo partiti non pioveva più. La salita effettivamente si poteva fare di corsa e la foto l'ho scattata pensando ai tuoi trail; fino al S.Leonardo l'avrei fatta pure io di corsa, per l'Alpe Adria Trail, integrale, vai avanti tu... :D :D ciao :) @Giovanni:all'una ero a casa e Marisa aveva già preparato il pranzetto e "dopo aver mangiato, mangiato e ben bevuto ,e ben bevuto" (cosi recita un canto alpino) mi sono appoggiato sul divano e ....poi non mi ricordo.In conclusione una giornata che definirei " un colpo al cerchio ed uno alla botte"ciao ;)