Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

16 marzo 2014

MONTE CUARNAN: anello in solitaria

In solitaria, nel senso che sono partito da solo ma sul Cuarnan non si è mai soli. Anche questa volta, come tutte le volte che ci sono salito, è stato così. Un bel movimento di persone: giovani, meno giovani e non più giovani. Le foschie all'orizzonte  annullano le visuali profonde  ma  in compenso il cielo sopra le nostre teste si  colora di  "vele", gonfiate e sostenute da un dolce vento che risale il pendio. Mi fermo a guardarne una, mentre dal bordo del crinale prende l'aria, si stacca e vola!









Skyrunners  mi sorpassano veloci e lievi inseguiti dal mio sguardo invidioso; mi consolo ammirando  l'architettura del ricovero Pischiutta e poco dopo mi godo il clima mite della vetta. Il vento è stranamente delicato e non infastidisce, mi coccola per una buona mezz'ora.





Dopo la sosta inizio la discesa dal lato opposto; continuo la mia solitaria non in solitaria assieme ad altri due escursionisti. Il tratto che percorriamo è un pò più aereo di quello della salita. La crestina che dalla vetta sembra sottile ed affilata  in realtà è accogliente e richiede solo piede fermo. Raggiunta una specie di sella il sentiero piega decisamente a destra e si infila nella boscaglia. Attraversiamo una piccola frana seguendo un paio di "ometti" per ritrovarci sul sentiero orizzontale e comodo che va ad incrociare quello percorso all’andata proprio nel punto in cui è collocata una palina di segnalazione dei sentieri che qui si intersecano. Ripassare di nuovo sul piccolo pianoro del Zuc de Cros con la sua caratteristica croce rappresenta la piacevole conclusione  di un anello semplice e suggestivo. 

 






Giovani e vecchi, skyrunners e amanti del parapendio, il Cuarnan ha accolto tutti nel suo grande abbraccio, offrendo primule e crochi.

7 commenti:

montagne sottosopra ha detto...

Un'escursione solitaria per i pensieri e le sensazioni, in compagnia di tutto quello che hai intorno, bello!

Un caro saluto

Unknown ha detto...

Talvolta si parte per un'escursione da soli non per essere solitari e quindi si scelgono mete dove questo stato d'animo si può realizzare...(della serie "ti piace vincere facile"
:-))
Ciao Luca

Nadia ha detto...

Ma bene!allora si può fare l'anello..mi sembrava fosse stato dismesso il sentiero che passava orizzontalmente sotto il Cuarnan...bene bene...perchè mi manca la salita in solitaria da Roccolo...mi pare si chiami così..son senza cartina sottomano!!! ;) Salutoni!!!

giovanni ha detto...

manca solo un po' di musica di sottofondo al post ;)

Unknown ha detto...

@Nadia
Si adesso si passa. C'è il nuovo sentiero didattico che passa sopra la frana oppure puoi seguire il vecchio che attraversa il ghiaione, senza problemi. comunque entrambi vanno ad incrociare(in salita o in discesa dipende da come fai l'anello) il sentiero 714 che proviene da Roccolo, si chiama proprio così.
ciao ;-)

@Giovanni
...un sottofondo ideale, l'ho scaricato ed in una delle prossime slideshow di sicuro lo utilizzerò. Ciao Giova, grazie ;-)

Nadia ha detto...

Grazie della info Flavio!! una bella notizia!!!

Fabio ha detto...

Ciao Flavio, non ho ben chiaro a che quota hai trovato ancora qualche residuo di neve, ma dalle foto noto con piacere che li da voi la neve se ne sta andando via molto velocemente, al contrario qui da noi anche a quote relativamente basse soprattutto versanti a N la neve è ancora abbondante e mi fa pensare che non se ne andrà via tanto facilmente...sinceramente ci stiamo divertendo anche a quote basse...l'importante è camminare...mandi