
Un sole pallido filtra a mala pena dallo strato di nuvole lattiginose, noi muoviamo i primi passi sul sentiero n.837 che si inerpica dapprima su roccia gradinata e poi più dolcemente sul fianco della montagna, attraversa boschi di castagno, offrendoci sempre più vasta, la percezione della valle del Tagliamento e degli orizzonti prealpini. Prima di sbucare sui prati terminali c'è il tempo per un gioco artistico con una pozza ghiacciata ed infine, con il Tagliamento 800 metri sotto di noi, eccoci in vetta al Monte Brancot m.1015.















Angelo è più che appagato, vuole solo godersi il sole che sembra prendere vigore, io ho ancora voglia di andare e così ci accordiamo, ci rivediamo lì tra un pò, vado sull'altra cima. Continuo scendendo di una cinquantina di metri fino ad una forcella e poi per cresta raggiungo la cima del Monte Palantarins m. 1049.





Quando torno indietro, finalmente l'azzurro in cielo si è fatto strada, l'orizzonte è più netto e nitido e la discesa ha tutt'altra luce. Ci soffermiamo su particolari che in in salita avevamo trascurato, contrasti che coesistono a breve distanza, ghiaccio e primule ed infine nel sole la chiesetta di San Michele dei Pagani appoggiata alla roccia.














Angelo guarda lontano, il Chiampon, il Cuarnan, il Faeit, forse pensa già alla prossima meta..!

2 commenti:
Nadia writes:
Che belle foto, Frivolo! Sul Brancot non ci son ancora stata...lo metto però in lista...ma solo perchè son salita dall'altra parte e, arrivata sul Palantarinis, non avevo più la forza per un'altra discesa e risalita! Però si gode di un bellissimo panorama da lassù!Ciao
Caro Frivolo quando vedo le primule sento già odor di primavera. Con le tue belle immagini mi hai riportato indietro di un anno a ricordar la traversata.Ciao Luca
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