Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

12 agosto 2009

SASSO PIATTO

Da Alba di Canazei, un bel sentiero arriva fino a Campitello. Sono più o meno 4 Km, ma non mi dispiace scaldare i muscoli su questa leggera discesa. Il resto della compagnia (Marisa, Beatrice, Guido e Cristina) questa mattina è rimasto a crogiolarsi nel letto. Quando salgo sulla funivia del Col Rodella sono già le 10,30 passate. Siamo una variegata moltitudine sulla cabina che ronza; giovani, vecchi, anzianotti e famigliole con bambini, ognuno con la sua meta; la mia è la vetta del Sasso Piatto per la via normale. Il sentiero "Federico Auugusto" sale senza grosse scosse al Giogo di Fassa. Qui il rifugio Sasso Piatto si perde tra profondi panorami. Poco prima di arrivarci, all'altezza di una indicazione, imbocco sulla destra una traccia che in improvvisa solitudine mi inroduce all' inclinato mondo pietroso che rende inconfondibile questa montagna.






La risalita sotto il sole che picchia e si riverbera sul ghiaione mentre le nuvole dispettose si sistemano all'orizzonte, rende i 500 metri di dislivello una specie di girone infernale. Supero qualcuno e poi qualcuno mi supera, un cenno di saluto, una sbuffata e si continua, ognuno col proprio ritmo, su e su, sembra infinito questo pendio. Poi, finalmente, come un miraggio velato la cresta, la croce di vetta, la ricompensa sul filo dei 3000 m.











La discesa è veloce, ho voglia di riavvicinarmi al verde e a paesaggi più morbidi e soprattutto non voglio perdere l'utima corsa della funivia.






Il Monte Colac in lontananza domina la conca del Ciampac, Alba è lì ai suoi piedi e da Campitello sono piu o meno 4 Km...in leggera salita.

9 commenti:

frivoloamilano ha detto...

Quando sono arrivato in vetta e l'ho visto ho pensato proprio a lui, al gracchio del Gartnerkofel :D La salita è semplice, un quasi 3000 a portata di mano, l'importante è evitare le ore più calde :ko: E' certamente più dura la normale al Mangart e il tuo post mi ha stuzzicato......;)saluti

montagnesottosopra ha detto...

bella salita, da soddisfazione. saluti Luca e Marisail gracchio è quello del Gartnerkofel?:D

anonymous ha detto...

Marco suimonti writes:Sempre bello il Sassopiatto. Grandi ed infiniti panorami che ti fanno venire i brividi.

lor74cas ha detto...

Ieri guardavo le cartine ed oggi mi trovo il tuo post sul Sassopiatto! Non vedo l'ora di farci un giretto.

frivoloamilano ha detto...

Ciao Lorenzo, ma sei da quelle parti? Dopo la Tridentina ti tocca la Schuster al Sasso Piatto.:)

anonymous ha detto...

Silenzi d'Alpe writes:Sempre bellissimo il Sassopiatto. L'anno scorso a 300 metri dalla vetta sono dovuto scappare inseguito da un temporale. Però sono stato compensato abbondantemente: nei boschi sottostanti ho incontrato una capriola che allattava un piccolino (ti so anticipando in esclusiva uno dei miei prossimi Post). Nei tuoi stessi giorni ho fatto il giro del Sassopiatto non meno emozionante della conquista della vetta per la bellezza del panorama.ciao a presto sui ns Blog Silenzi d'Alpe

anonymous ha detto...

Luca l'Alpinauta writes:niente male le vacanze eh? bel giretto il sassopiatto, facile e di soddisfazione

montagnesottosopra ha detto...

Originally posted by frivoloamilano:Quando sono arrivato in vetta e l'ho visto ho pensato proprio a lui, al gracchio del Gartnerkofel La salita è semplice, un quasi 3000 a portata di mano, l'importante è evitare le ore più calde E' certamente più dura la normale al Mangart e il tuo post mi ha stuzzicato......saluti

anche sul Mangart c'era il gracchio del Gartnerkofel che mi seguiva :D

anonymous ha detto...

Silenzi d'Alpe writes:Ciao Flavio, ho fatto il confronto all'america fra le marmotte. Se vai su http://silenzidalpe.blogspot.com/2009/09/marmotte-catalitiche.html trovi il tutto.ciao a presto sui ns Blog Silenzi d'Alpe