HORNISCHEGG (Monte Arnese)

Il buongiorno si vede dal mattino e questo mattino parla chiaro: nuvole! Una cappa densa copre le montagne che abbiamo percorso nel sole l'altro ieri e dalla nostra parte la situazione non è diversa. La funivia che sale da Sesto ci deposita a poco più di 2000 metri di quota su una comoda forestale che risale con gradevole pendenza il versante meridionale del M.Elmo. Le nebbie, con moto repentino, salgono, si compattano, oscurano il cielo e minacciano e poi si sfilacciano, sembra si dissolvano, lasciano il campo all'azzurro e di nuovo, velocemente, tornano ad addensarsi. Oggi sarà così. Ogni tanto filtra anche il sole e la cresta Carnica si indora in un gioco di luce ed ombre. In questi momenti, le belle Cime che abbiamo di fronte, parzialmente si mostrano. La salita alla cima del Monte Elmo (m.2433), breve digressione dal percorso verso la nostra meta, assorbe quasi tutto il dislivello odierno. Ci inerpichiamo su una corta e ripida dorsale e siamo in vetta.











Il panorama dalla cima sarebbe fantastico ed esteso ma purtroppo ora riusciamo solo a vedere un tratto del crinale con il sentierino che si ricollega alla strada forestale. Riprendiamo il cammino, il vento è più forte e le nuvole più minacciose. Solo in prossimita del rifugio Sillianer il cielo si schiarisce.











La sosta al rifugio è piacevole. La birra per dissetarci, "kaiserschmarren" per recuperare energie e poi potremmo anche fermarci qui e concludere l'escursione ma a solo una mezz'oretta c'è la nostra meta.



Qualche foto dalla vetta e poi velocemente giù. Dal cielo piovono goccette ghiacciate che, spinte dal vento, colpiscono il viso come punte di spillo. Ripercorriamo il sentiero verso le quote più basse e riparate. Le nuvole adesso si ritrano in alto, ci hanno fatto "compagnia" ed hanno "giocato" con noi tutto il giorno e noi siamo stati al gioco.













"Nuvole… Corrono ... da Occidente verso Oriente, in un tumultuare sparso e scarno, a volte bianche se vanno stracciate all'avanguardia di chissà che cosa; altre volte mezze nere, se lente, tardano ad essere spazzate via dal vento sibilante; infine nere di un bianco sporco se, quasi volessero restare, oscurano più col movimento che con l'ombra i falsi punti di fuga..." (F.Pessoa)